Negli anni sessanta del secolo scorso, Chögyam Trungpa Rinpoche è stato il primo maestro a creare un ponte diretto tra gli insegnamenti buddhisti tradizionali e le concezioni occidentali della psicologia e della personalità umana. Il presente volume raccoglie importanti scritti sulla meditazione, sulla mente e sulla psicologia tratti dalle sue opere complete. La prima parte contiene i saggi sulla meditazione, "non una pratica religiosa, ma un mezzo per chiarire l'effettiva natura della mente e dell'esperienza". Viene spiegato come cominciare e come proseguire, e sono presentati gli strumenti necessari per intraprendere il viaggio: il corpo, la postura e il respiro. La seconda parte è centrata sulla mente e sullo sviluppo dell'io nella prospettiva buddhista. Qui il punto di partenza è lo 'spazio fondamentale', una dimensione dell'essere umano descrivibile come uno spazio completamente aperto, uno stato di intelligenza vigile e trasparente che è un carattere originario di tutti e con cui tutti possono ristabilire un contatto. Sono poi esposte le diverse facoltà della conoscenza e dell'intelligenza, i 'sei regni buddhisti dell'esistenza', interpretati come stati emotivi e atteggiamenti nei confronti di se stessi e dell'ambiente circostante; e ancora, le 'cinque famiglie dei buddha' viste come cinque differenti tipologie di persone con caratteristiche e stili peculiari. La terza parte raccoglie gli scritti dedicati all'applicazione della psicologia e della meditazione buddhista alla psicoterapia occidentale e, più in generale, al lavoro con gli altri nel contesto di una relazione terapeutica. È posto l'accento sull'importanza dell'esperienza diretta nel lavoro psicologico, che si sostanzia con un percorso di formazione basato sull'osservazione in prima persona della mente propria e degli altri. Il riconoscimento di una salute mentale innata è ciò che distingue la psicologia buddhista. Attraverso la pratica della meditazione si giunge infine, in maniera più o meno diretta, a ciò che era presente fin dal principio: Trungpa lo definisce 'la bontà fondamentale', un nucleo perfettamente sano. Nei testi classici è chiamato anche 'natura di buddha', o 'purezza primordiale', 'la vera natura della mente', 'l'essenza del Dharma'. È la salute mentale che possediamo dalla nascita. Prefazioni di Daniel Goleman e Kidder Smith.