Se, come scrisse A. Rivaroli, "la speranza è un prestito fatto alla felicità", è pur vero che essa ci avvia, come ha scritto, nella sua celebre ode, Alessandro Manzoni "pei floridi sentieri della speranza ai campi eterni, al premio che i desideri avanza..." (Il 5 maggio). Il cammino da percorrere e il Premio da conquistare sono stati chiaramente indicati da Benedetto XVI: "Non si darà mai un giorno in cui l'uomo rinuncerà a sperare, in cui smetterà di essere colui che, sperando, aspira a quell'infinitamente grande - cioè Dio stesso - che trascende tutto ciò che è del mondo".