Rudolf Bultmann pubblicò il suo programma di demitizzazione nel 1941 al culmine della presa di potere da parte del nazismo. Faceva parte di un fermento che toccava tutto il protestantesimo tedesco, alla ricerca di una nuova interpretazione della Bibbia che andasse oltre il pensiero mitico. È un programma che rimane attuale anche oggi. Le narrazioni del Nuovo Testamento, infatti, mostrano una doppia trascendenza che punta oltre il testo stesso: kerygmaticamente rimandano a Dio, poeticamente all'essere umano. In questa doppia direzione, gli articoli della professione di fede possono essere riletti come pista di ricerca di quella verità verso la quale siamo tutti incamminati.