La sofferenza accompagna il Cristo in ogni momento del Suo agire terreno, dalla nascita, alla fuga in Egitto per il pericolo di essere ghermiti dalle truppe di Erode, fino alla Passione in cui egli diviene sacrificio vivente per gli uomini. Anche Padre Pio ha dimostrato una santità tale da divenire esso stesso Corpo di Cristo. Le sue numerose doti mistiche lo rendono uno straordinario esempio di sofferenza. Dalle sue memorie: «Il 20 Settembre 1918 dopo la celebrazione della messa, tutt'ad un tratto fui preso da un forte tremore, vidi Nostro Signore in atteggiamento di chi sta in croce, lamentandosi della mala corrispondenza degli uomini, specie di coloro consacrati a Lui e più da lui favoriti. Di qui si manifestava che lui soffriva e che desiderava di associare delle anime alla sua Passione. M'invitava a compenetrarmi dei suoi dolori e a meditarli: in seguito a questo mi sentii pieno di compassione e chiedevo a lui che cosa potevo fare. Udii questa voce: "Ti associo alla mia Passione". E in seguito a questo, scomparsa la visione, sono entrato in me, mi son dato ragione e ho visto questi segni qui, dai quali gocciolava il sangue. Prima nulla avevo».