«In principio c'era soltanto un'unica massa d'acqua, scura e turbolenta, chiamata Nu». Nei semi dell'antica sapienza egizia sono annidati i valori che hanno posto le basi per l'edificazione della cultura mediterranea, che tanto ha influenzato quella occidentale. I loro miti, gli dèi, la relazione con il divino e il concetto di vita ultraterrena trovano ancora posto nella storia della spiritualità umana. Le divinità dell'epoca faraonica hanno traslato loro stesse prima nel grande laboratorio religioso che fu l'ellenismo, poi - correndo parallelamente al grande sviluppo del cristianesimo - si sono ripresentate nell'epoca moderna e contemporanea, ribadendo la loro immortalità. Ciò che sappiamo di queste primigenie credenze lo dobbiamo ai dipinti delle tombe dei sovrani, ai testi incisi sulle stele e sugli obelischi e ai papiri, un ricchissimo patrimonio culturale compromesso però da furti e profanazioni che, immancabilmente, hanno causato la perdita di parte di quelle testimonianze. Rebecca Stagno si propone di colmare questa lacuna, risolvendo il problema della mancanza, almeno in ambito italiano, di una raccolta completa dei miti egizi, il cui studio è fondamentale per comprendere la forma mentis dell'antica cultura del popolo del Nilo.