La storia delle religioni è nata, come disciplina scientifica, nell'ultimo trentennio del XIX secolo e durante i centocinquant'anni seguenti si è dipanata attraverso un susseguirsi di discussioni, teorie, metodologie, in costante confronto con gli studi linguistici, filologici, antropologici, storici, sociologici, psicologici, filosofici, teologici. Se fino agli anni Ottanta del Novecento si dibatteva soprattutto sul modo d'intenderla e di studiarla, senza metterne in discussione, se non sporadicamente, lo statuto, il periodo successivo ha visto l'imporsi di critiche radicali al suo armamentario concettuale, che hanno comportato uno spostamento progressivo dell'interesse dalle religioni quali oggetto di analisi ai quadri di riferimento, ai limiti, alle modalità, alle prassi di ricerca. Sia che tali critiche vengano accolte nei loro esiti più estremi, sia che vengano respinte, sia che si cerchi un modus vivendi con esse, è diventato chiaro che non si può più affrontare la materia prescindendo da un esame della 'cassetta degli attrezzi' impiegata, che a sua volta presuppone una ricostruzione approfondita della storia degli studi. Il tema è spesso presente nella manualistica italiana e non, ma con un ruolo di solito secondario e, anche nei casi in cui assume una posizione più centrale, è considerato in maniera sommaria, oppure molto selettiva e parziale, talora volutamente unilaterale. In questo libro lo si tratta per la prima volta in tutta la sua estensione, con l'ambizione di fornire una guida introduttiva per muoversi all'interno della storia della disciplina che consenta a chi legge di cogliere, capire e assimilare i concetti e le prospettive-chiave delle ricerche storico-religiose nei loro contesti intellettuali.