L'autore, esorcista, affronta qui un argomento molto delicato, che provocherà, forse, scetticismo e sarcasmo in molti. Parlare del diavolo è scomodo, perché richiama memorie medievali, in un Terzo Millennio dominato da un pensiero illuministico e materialistico. Del diavolo, però, si parla dappertutto: nei salotti televisivi, nei film, nei libri. Perché non dovrebbe parlarne un esperto in materia, un sacerdote incaricato dalla Chiesa, in sintesi, un "esorcista"? Non possiamo non porci il problema della presenza del diavolo nel processo rivoluzionario che ha scristianizzato l'Europa e vi ha fatto ritornare anche la magia. Il quesito non riguarda solo lo spiritismo, l'occultismo, il satanismo. Anche dietro gli errori e gli orrori delle ideologie e gli scoraggiamenti e complicità dei cattolici possiamo sospettare la tentazione e l'azione del Maligno. "La 'malignità' umana costituita dal demoniaco, o suscitata dal suo influsso, si presenta anche ai nostri giorni in form a allettante, seducendo le menti e i cuori, così da far perdere il senso stesso del male e del peccato" (dalla Presentazione di Massimo Introvigne).