Sono stati tanti i sacerdoti che con la fantasia pastorale e con la fantasia della carità si sono adoperati nei mesi di "clausura forzata" per raggiungere le loro comunità attraverso social, dirette streaming, distribuzione di aiuti, ascolto telefonico. Tanti sacerdoti hanno provato a "spezzare la Parola", a gridare dai tetti quanto udito all'orecchio, per rispondere a quel mandato di Gesù: "date voi stessi da mangiare" nella duplice dimensione dell'adoperarsi e dell'offrirsi. Lo ha fatto anche don Francesco Sicari, parroco di San Costantino Calabro e fratello maggiore dei sacerdoti Oblati di don Mottola, che ogni giorno ha scritto una pagina di diario spirituale per la sua comunità, i suoi fedeli, recuperando anche quella dimensione del sacerdozio che non sempre appare: l'uomo che sta davanti a Dio, in preghiera, per tutti.