Ciò che fratel MichaelDavide propone è un intenso cammino spirituale da vivere, per diventare capaci di scrivere sinfonie di umanità. Con maestria, costruisce il percorso come fosse una parabola musicale. La sfida è chiara: lavorare su stessi per aprirsi al grido di umanità che si innalza da tanti fratelli e sorelle e dallo stesso Spirito e per divenire capaci di scelte quotidiane che siano pienamente umane. «Non basta», suggerisce l'autore, «essere nati nel genere umano per essere capaci di umanità. Umani si diventa, ma non lo saremo mai troppo». L'autore focalizza cinque ambiti specifici (i cinque righi del pentagramma: la coscienza, l'ascolto, la libertà, la gentilezza, il discernimento), perché questi saranno poi il fondamento sul potranno essere scritte-vissute, in modo personale e situato, le note di umanità, quegli atteggiamenti cioè da vivere (la fede, la speranza, la carità, la prudenza, la giustizia, la mite fortezza, la temperanza), con coraggio e umiltà.