Papa Francesco ha scelto di aprire la sua enciclica sulla "fratellanza universale" utilizzando le parole con cui san Francesco d'Assisi si rivolse a tutti i fratelli e sorelle: Fratelli tutti. Si fa sempre più forte nel magistero di Francesco la necessità di recuperare la comunione come unione profonda tra le persone per essere comunità e per contrastare il grande nemico dei nostri giorni: l'individualismo. Gli otto atteggiamenti fondamentali che l'autore ha preso dalla Fratelli tutti e che ha definito come importanti sassolini - o "scrupoli" secondo l'intuizione del grande vescovo, don Tonino Bello - sono passaggi necessari per raggiungere la grande meta della fratellanza universale. Perché non ci si può sentire a posto per come si agisce da singolo, il tema è misurarsi con le domande del mondo in continuo cambiamento. Questi scrupoli ci spingono a non accontentarci della nostra buona coscienza. L'orizzonte verso il quale tutti e tutte devono camminare come viandanti su questa terra è l'incontro fraterno e amichevole che disegna un amore senza confini, barriere né tanto meno discriminazioni.