Il libro si propone di risalire alla complessa morfologia delle prime comunità dei credenti in Gesù. Attraverso lo studio di alcune regioni e città simbolo dell'antichità (Galilea, Gerusalemme, Antiochia, Roma ed Efeso), diventate anche emblema di alcuni gruppi cristiani con le loro teologie e i loro simboli, si evidenzia un bilancio teologico sulle prime comunità cristiane, al di dentro del complesso periodo storico del I sec. d.C. L'autore scardina la tesi ecclesiologica della cosiddetta «epoca degli apostoli», ritenuta come l'età della Chiesa unica e indivisa. In questo primo cristianesimo si delineano comunità, chiese, gruppi e movimenti che cercano di tutelare le loro linee di tendenza e di autolegittimare il proprio punto di vista. Infine, l'obiettivo di fondo è dimostrare anche la rilevanza delle autorità dirigenti, facente capo ad alcuni apostoli come Pietro e Giacomo, fratello di Gesù, che detengono non solo una relazione con le diverse chiese, ma che, con l'inclusione dell'apostolo Paolo, determineranno l'identità della Chiesa nel contesto del primo cristianesimo.