Nel 1149 Papa Eugenio III commissionò al vescovo di Havelberg, Anselmo, un'opera che presentasse i contenuti di alcune dispute teologiche che più di un decennio prima lo stesso prelato aveva sostenuto a Costantinopoli con Niceta, arcivescovo greco di Nicomedia. Così il vescovo redasse gli Antikeimenon o Dialogi, dove il ricordo di quelle discussioni diviene la cornice narrativa nella quale l'autore riversa una complessa argomentazione teologica secondo cui la storia della salvezza è imperniata sulla irriducibile polarità fra unità e unicità della fede cristiana e pluralità di forme liturgiche ed istituzionali che quella fede produce nel tempo e nello spazio.