Una rilettura dei racconti evangelici del processo e della condanna di Gesù, come "luogo" della manifestazione di chi noi siamo, di cosa crediamo e di come viviamo: quel giudizio alla luce della verità ci svela che siamo sì giudicati, ma anche liberati in Cristo. Nel prigioniero innocente condannato duemila anni fa è svelato ciò che possiamo essere agli occhi di Dio ed è fornito l'indizio ultimo della natura del nostro Creatore e Redentore: lì troviamo anche gli elementi necessari per riconoscere la presenza di Cristo nelle nostre vite.