L'insieme di riti, culti e concezioni del sacro di varia provenienza, che si sviluppò nel Giappone arcaico e che venne compreso nella definizione convenzionale di shinto (letteralmente "la via dei kami", ossia delle divinità shintoiste), è stato considerato a lungo come la religione autoctona giapponese, immutabile e caratterizzata da una supposta "unicità". Da molti anni lo shtntó è sottoposto a una revisione interpretativa volta a metterne in luce la natura di fenomeno religioso eterogeneo e complesso. Questa breve introduzione vuole essere un invito a non limitarsi alle interpretazioni precostituite dello shinto, bensì a prendere in esame una visione problematica di questa tradizione, che ha interessato tutti gli aspetti della sfera emotiva dei giapponesi e che è ben viva nella quotidianità del Giappone contemporaneo.