Rosmini scrisse Delle cinque piaghe della Santa Chiesa tra il 1832 e il 1833, ma prima di pubblicarle anonime a Lugano nella primavera del 1848, le lasciò riposare in un cassetto per ben tre lustri, fino all'avvento al soglio pontificio di Pio IX. Il successo riscosso dall'opera fu bloccato per oltre un secolo dall'inserzione nell'Indice dei libri proibiti il 15 agosto 1849. Nonostante la messa all'indice, "la sua meditazione sulla natura della Chiesa e la sua lettura della storia contemporanea alla luce di quella passata, lungi da spingerlo sulla strada dell'aperta ribellione, intensificano il suo amore verso la Chiesa, confermando la carica utopica e profetica che aveva contraddistinto i suoi precedenti interventi". Saggio introduttivo e note di Nunzio Galantino. Postafazione di Giuseppe Lorizio.