Il cristianesimo vissuto nella nonviolenza e con spirito fraterno dà un contributo insostituibile all'umanesimo oggi necessario. Quando si giunge a credere in modo nonviolento e accogliente, la vita è rinnovata dall'amore. Il cristianesimo e ogni altra fede onesta svolgono tale cammino se sperimentano la conversione all'umanità, scegliendo il bene di ognuno, di tutti e del creato. Questa conversione è generata dalla misericordia di Dio, la cui natura deve finalmente essere compresa meglio che in passato, secondo l'esortazione profetica di papa Francesco. Finora infatti la misericordia è stata ridotta a un sentimento di pietà femminile per come è giudicato dallo sguardo maschile. In confronto, giustizia retributiva e verità dottrinale sono sembrati valori più alti. Invece la rivelazione biblica indica che la misericordia è l'amore di Dio. Non va "collegata" con la giustizia e la verità, perché sono un'unica cosa: Dio non ha altra giustizia né altra verità che la sua misericordia. Essa non abbandona nessuno: è fedele anche con l'infedele, sconfigge il male, suscita persone e realtà nuove, è forza di risurrezione.