Un sacerdote di 85 anni spiega in modo chiaro e coinvolgente le buone ragioni della fede per cui ha abbracciato Cristo e non lo ha lasciato più. Non riferendosi più al trascendentale, la mentalità dominante si sta dimostrando incapace di comprendere e di preservare l'umano. Prima che crisi economica-finanziaria- sociale, quella di oggi è crisi antropologica: si sono smarriti significato della vita e valori della persona. Per cercare e trovare una vera riuscita di tutti e di ciascuno, urge risvegliare la domanda insita per natura nel desiderio di ogni cuore. L' Avvenimento di Cristo costituisce la risposta esauriente al desiderio di verità, di amore, di giustizia, di pace, di felicità, di bellezza. È Lui l'unico e necessario Salvatore del mondo. Egli si è reso sempre e ancora oggi incontrabile nel mistero della Chiesa, il Cristo totale. In essa, nuovo Corpo di Cristo, è presente e agisce il suo Spirito, fonte della speranza affidabile che sostiene il cammino dell'uomo nel tempo. Sono queste le conclusioni a cui guida il lettore don Piero Re, sacerdote milanese, che alla luce di quasi 70 anni di Messa, di cui 54 anni da parroco, ripercorre in queste pagine le buone ragioni della fede che lo portano a confermare sé stesso e gli altri nella vita cristiana. A corredo di questo percorso interiore si accompagna nel volume un approccio visivo, empatico, reso possibile dall'antologia di tavole a colori del pittore tedesco Sieger Köder accuratamente selezionate e commentate da suor Maria Gloria Riva.