È stato scritto che "se c'è un problema dell'obbedienza oggi, non è quello della docilità diretta allo Spirito Santo ma piuttosto quello della sottomissione ad una gerarchia, ad una legge e autorità umanamente espresse". È vero. Ma è proprio per rendere di nuovo possibile e fiorente nella Chiesa tale obbedienza concreta alla legge e ai superiori che bisogna ripartire dall'obbedienza allo Spirito e a Dio.