Tutto il mondo si contrae nell'attesa dell'alba di gloria. Il nuovo sole è il Cristo, indica l'autore. Lo fa senza indugi. Mentre scrive, ne ha memoria, sembra come se l'accaduto fosse stato visto dai suoi occhi. Tutto ciò che è stato e avrebbe dovuto essere. L'autore sembra esserne testimone e il Sabato che svela è senza tenebra e senza fine. Nel corpo, e quindi nella storia, si consuma la via della salvezza eterna. Il corpo del Cristo rivive. È vero e soffre; palpitano i cuori nell'attesa che si compia il sacrificio e il nuovo tempo abbia inizio. Il corpo alchemico del Cristo come Lapis. Sette metalli nel ciclo e la forma di tutte le forme degli esseri di Colui che è immune a ogni morte e salvezza da ogni morte. Ce lo ricorda Giacomo Maria Prati. Non resta che arrendersi al mistero del Vivente. Prefazione di Valentina Ferranti.