Il libro di Qohelet è incorniciato tra il poema iniziale (Qo 1,4-11), che sottolinea lo hebel universale di un cosmo in cui tutto, tranne la terra, si muove e si ripete stancamente, e il poema finale (Qo 12,1-8), che si concentra sulla morte dell'individuo nel contesto di una catastrofe escatologica. In questa cornice Qohelet inserisce le osservazioni e le riflessioni sul vantaggio che viene all'uomo dall'affannarsi in ogni sua attività, su che cosa sia bene per lui, su quale sia il suo futuro e sul valore della sapienza. Questi «appunti», ripetendosi spesso, anche in forme variate, esprimono la concezione della natura e della storia veicolata dal libro di Qohelet e, nel contempo, connettono la struttura dell'opera con la visione del mondo che essa propone. Presentazione di Cristina Dobner.