Diadoco di Foticea, V secolo (451-486), appartiene all'era dei grandi padri greci della Chiesa del quinto secolo, fu vescovo di Foticea, nell'antico epiro della Grecia; partecipò al Concilio di Calcedonia nel 451 e probabilmente è morto a Cartagine. È conosciuto per aver traslitterato la filosofia dualistica di Platone nella nuova filosofia, quella cristiana appunto, mantenendo la stessa terminologia platonica. In questo volume, basato sulle opere di san Diadoco di Foticea, emergono i punti salienti di tutto il suo pensiero filosofico-psicologico e mistico-teologico, soprattutto della memoria dell'eros divino. Diadoco di Foticea, da filosofo convertito alla fede cristiana, ha armonizzato le diverse correnti filosofiche dell'antico mondo greco con la nuova filosofia cristiana che può riassumersi nella memoria dell'eros divino, iniziata con i primi padri e continuata con i padri dell'impero romano bizantino. Diadoco è considerato il padre dell'esicasmo e il ponte di comunione tra teologia orientale greca e occidentale latina e successivamente con quella slava. Il suo pensiero ha alimentato la spiritualità di tanti mistici orientali greci e slavi, come Giovanni Climaco, Massimo Il Confessore, Gregorio Palamas, il pellegrino russo ma anche occidentali come Santa Teresa D'Avila, Sant'Ignazio di Loyola ed altri. Prefazione di Pierbattista Pizzaballa.