Dodici domande, inviate per posta elettronica, a quindici monasteri femminili di clausura sparsi per l'Italia: con questa mossa discreta ha preso il via l'esplorazione di una realtà poco conosciuta dai più, inclusi molti cattolici praticanti: la vita "oltre le grate". In questa sorta di "parlatorio digitale" ascoltiamo voci di donne che si sono ritirate dal mondo, ma non sono certo fuggite. Come afferma una di loro, "la clausura, apparentemente, è una separazione dal mondo, ma in verità è un 'rientro' in esso in maniera diversa e più vera, come il cuore, che esternamente non si vede, ma è essenziale perché l'organismo viva". Pagina dopo pagina scopriamo che in queste "case del silenzio", "con i piedi ben piantati sui pavimenti delle celle, del coro, del refettorio e di ogni altro ambiente, ci s'impegna giorno e notte per la 'manutenzione' di un ponte di preghiera, d'intercessione, gettato fra l'umanità e il Regno dei Cieli" (dalla prefazione di Marco Beck).