"Essere e non-essere non sono separabili, vita e morte non sono separabili: è impossibile. Esistono sempre insieme; e persino dire che esistono insieme non è esatto, perché la parola "insieme" evoca l'idea di due entità distinte, mentre essere e non-essere, vita e morte, non sono due cose distinte, ma una cosa sola, che semplicemente appare come dualità. Da dove sei venuto? Hai mai riflettuto su questa domanda fondamentale? Sei venuto dal nulla. E dove vai? Nel nulla. Dal nulla al nulla... E, in mezzo fra questi due nulla, c'è l'essere; il fiume dell'essere scorre fra due rive di nulla". Con la freschezza e la leggerezza di una goccia di rugiada Osho innesta nella dimensione contemporanea Lao Tzu e il suo "codice esistenziale" che, non va dimenticato, prese forma in Cina in un periodo in cui il Paese era sconvolto da guerre e violenze. Questo testo si conferma dunque di una duplice attualità: vuoi per l'assonanza storica dell'epoca laotziana con la svolta epocale che noi tutti siamo chiamati a vivere, vuoi per la forza e la vivacità della visione che Osho propone a quanti si interrogano sul senso e lo scopo della propria esistenza, via via che sfumano le certezze e i valori finora avuti come parametri esistenziali di riferimento.