Da sempre la malattia, il dolore e la morte costituiscono una pietra d'inciampo, una provocazione a rileggere la persona umana nella sua integralità, fatta anche di debolezza, di malattia e di dolore. Il sottotitolo esprime l'obiettivo dell'opera: salvaguardare la persona nella sua integrità, proprio nel momento della debolezza. L'opera è suddivisa in due parti; una prima parte esamina la pastorale dei malati indicando alcune strade di rinnovamento a partire dai cambiamenti della medicina che interpellano la comunità cristiana. La seconda parte del volume affronta il tema del cambiamento culturale che pone nuovi quesiti etici: eutanasia, accanimento terapeutico, rapporto fede-malattia. Il volume è indirizzato in modo particolare agli operatori della pastorale sanitaria come sussidio alla riflessione sempre più urgente a fronte di domande nuove che chiedono nuovi orientamenti etici e filosofici. Si tratta di un testo scientifico, ma pensato per un pubblico vasto. Alcuni capitoli sono arricchiti da finestre di approfondimento che non intendono esaurire il tema ma offrire alcuni strumenti per ulteriori approfondimenti. A questo scopo, alla fine del volume, vengono offerti alcuni consigli di lettura: pochissimi titoli importanti, selezionati tra la vasta produzione editoriale, con lo scopo di indicare alcuni percorsi di approfondimento.