Rut è donna umile ma tenace, capace di quotidiana fedeltà nell'amicizia come nell'amore. Accetta le sofferenze che la vita non le fa mancare, come la morte del primo marito, ma non smette di cercare con coraggio, determinazione e fantasia la gioia profonda di un secondo matrimonio, più autentico e fecondo del primo. Colpisce per la delicata fedeltà a Noemi, sua suocera, con la quale vive una condivisione autentica, materiale e spirituale, e alla quale offre il frutto del proprio lavoro così come, per mezzo di un dialogo che si fa scoperta di sé e dell'altro, le sue speranze e le sue intime paure. Pur comportandosi come una serva, Rut rimane interiormente libera e vera; e proprio questo sarà il carattere della sua persona capace di renderla protagonista di una storia unica e universale, al punto da essere inserita dall'evangelista Matteo nella lista delle progenitrici del Messia. Straniera che incarna una serie di virtù e le mette in atto: fedele, lavoratrice, attenta alla famiglia, Rut apre la prospettiva di un'integrazione possibile, dove il migrante laborioso diviene parte della sua nuova tribù e la arricchisce. Fratel MichaelDavide conduce il lettore dentro la comprensione di uno dei testi più brevi e più belli (anche letterariamente) della raccolta biblica.