Per don Primo Mazzolari la settimana santa era, ogni anno, un "ritorno di pena", che egli viveva con grande sofferenza. Questo tempo liturgico, infatti, più di tutti gli altri accendeva la sua sensibilità e gli suggeriva quella pienezza di condivisione di cui si arricchiva la sua predicazione e si nutrivano i suoi scritti. Il "tempo di Passione" rappresentava per lui anche una specie di appuntamento, di impegno costante con i Quotidiani che, ogni anno, gli chiedevano commenti e riflessioni sulle ricorrenze quaresimali e, in particolare, sui momenti evangelici della settimana santa. Un impegno al quale - tranne che per un paio d'anni, tra il 1944 e il 1945 - Mazzolari non si è mai sottratto: aggiungendo, anzi, agli interventi sui giornali, quelli sul «suo» quindicinale Adesso. Da queste fonti giornalistiche sono tratte le meditazioni riproposte in questo volume, parole che mantengono inalterata la loro attualità, l'immediatezza, lo spessore spirituale, la lezione religiosa.