Coscienza, norma, pratica della virtù, esperienza della colpa e senso del peccato, rapporti tra credenti e magistero ecclesiastico, tra fede e diverse culture nella storia... Questi temi toccano da vicino la pratica del cristiano, fino a suscitare una domanda estremamente viva nell'attuale cultura: esiste uno specifico della morale cristiana? Qual è il nesso tra singolarità della fede e universalità dell'esperienza morale? Le questioni formulate costituiscono il centro di questo manuale di Teologia morale fondamentale. La sua struttura è scandita in tre tappe: storia della teologia, ermeneutica della sacra Scrittura, ripresa teorica. Non si tratta di tre momenti separati, bensì di un'unica ricerca, in cui ciascun momento rimanda all'altro, secondo un'incessante circolarità. La storia della teologia morale, che nasce ancor prima che le si attribuisca tale nome, viene ripercorsa considerando il modo in cui lungo i venti secoli di cristianesimo sono state pensate le forme e le questioni fondamentali della pratica della fede.L'interpretazione della Scrittura, posta al centro del volume, ne è effettivamente il nucleo fondante, essendo essa la fonte di tutta la teologia. Il testo biblico viene interrogato a partire dal compimento evangelico nel suo rapporto con la rivelazione anticotestamentaria, come legge, profezia e sapienza. La terza parte, dedicata alla teoria, si propone di riprendere in un'unità sistematica e organica le categorie fondamentali per comprendere in modo critico l'esperienza morale del credente.