Il libretto tenta di descrivere l'esperienza fondamentale della vita spirituale, cioè l'esperienza di grazia. Grazia come luce, pace, che giunge all'uomo per così dire dall'alto, mutandone la natura egoistica e rinnovando profondamente la vita. Grazia come gioia, levità nel muoversi senza sforzo tra le persone e le cose, che tutte appaiono belle ed amiche, benevoli. Ma soprattutto grazia come libertà, propria dell'uomo distaccato, che non è più schiavo della volontà, delle sue passioni e dei suoi pensieri "privati".