Nella «Lettera ai sacerdoti», che papa Francesco ha scritto a tutti i presbiteri nella memoria liturgica di san Giovanni Maria Vianney, il Pontefice dice di rivolgere la sua parola come «fratello maggiore e padre», così da essere vicino, ringraziare e incoraggiare «a rinnovare quelle parole che il Signore ha pronunciato così teneramente nel giorno della nostra ordinazione». Le parole del Papa - sottolinea l'Autore in questo libro agile, ma ricchissimo di spunti - «sono un invito evangelico a tornare alle sorgenti della gioia. Quelle che non si esauriscono e alle quali sempre, in ogni momento dell'esistenza, è buona cosa dissetarsi [...]. Ciò a cui Francesco invita è vero per i presbiteri di ogni età, ma è ancora più vivo e vero per coloro che hanno iniziato un cammino di formazione, di verifica e discernimento, alla scoperta di quella fonte che potrà tenere in piedi la loro vita». A partire dal suo lavoro, vissuto con passione nell'ambito della formazione di coloro che, aiutati e sorretti dal popolo di Dio, dal ministero dei vescovi, dalla fraternità e condivisione dei presbiteri, dovranno farsi carico del cammino della Chiesa, don Marco prende spunto per offrire stimoli e proposte sulla complessa formazione presbiterale odierna. "Echi-, come dice lui stesso, "di realtà-, ma anche di conversione, di memoria nella tradizione, di attesa profetica, di speranza. Echi che corrispondono alle voci di una storia pastorale ininterrotta e sempre da ricostruire dentro e fuori di sé.