Che cosa ho fatto di male per essere castigato così da Dio?», si chiedono scandalizzati tanti Giobbe dei nostri giorni. La verità di fede, attestata nella Lettera di Giacomo, secondo cui Dio non tenta né prova nessuno dei suoi figli, è il punto di arrivo della progressiva rivelazione scritturistica portata a compimento da Cristo. L'attualità dell'indagine è evidente: riscoprire il vero volto del Dio-Abbà di Gesù Cristo consente di dissipare alcuni «spettri» di Dio che, dai tempi del sacrificio di Abramo in poi, continuano a vagolare nella coscienza di numerosi credenti!La vostra fede, messa alla prova, produce pazienza (Gc 1,3).