In passato, parlando di ministeri nella Chiesa, si cercava di trovare la loro ragion d'essere o nel carisma che possedevano solo alcuni o nel servizio all'autorità a cui venivano chiamati altri... A partire dal Vaticano II la prospettiva è cambiata, facendo del battesimo e del sacerdozio comune di tutti i fedeli il punto di partenza della ministerialità nella Chiesa. L'autore, in questo saggio, riprende naturalmente il Vaticano II, ma rilegge la ministerialità a partire dalla sequela Christi. Ogni uomo con il battesimo viene incorporato a Cristo, entrando a far parte del popolo di Dio, la cui identità ultima è quella di portare salvezza a tutti gli uomini e di rendere culto a Dio. Il popolo dei discepoli del Risorto, proprio in virtù del fatto di aver accolto il kerygma, si pone tra la famiglia umana quale segno di speranza per l'intera umanità. All'interno di questa verità di fondo hanno senso i diversi ministeri nella Chiesa (apostoli, discepoli, profeti, episcopi, presbiteri, diaconi, diaconesse, il ministero delle donne ecc.), rivisitati dall'autore partendo dai dati dell'attuale esegesi e nel loro sviluppo storico, fino al Vaticano II e alla teologia attuale.