Un viaggio dove i sapori e i colori di un crocevia di popoli e culture si sono scomposti nel rumore delle armi, nella povertà obbligata dal crepuscolo della ragione. Ecco monsignor Ginami, in auto in un giorno qualsiasi, mentre la macchina procede a rilento fra una gioventù senza storia. Ecco i bambini che trotterellano, che salutano dal terrazzo, le divise israeliane, le carcasse di improbabili vetture. Ovunque miseria, la cifra della disperazione e anche di una rabbia antica.