La VIA CRUCIS può ancora svolgere la funzione di mantenere viva, fra i cristiani, la memoria della "passione" del Signore Gesù a condizione di rispettare la verità evangelica e di aprirsi alla prospettiva pasquale. Ognuna di queste quattro VIA CRUCIS segue il racconto di un evangelista, cercando di evidenziarne, anche sul piano celebrativo, le peculiari caratteristiche. La proposta, qui fatta, conserva il numero di quattordici stazioni, ricevuto dalla convenzione devozionale, ma dedica l'ultima alle apparizioni del Risorto. Infatti per il Nuovo Testamento è arbitrario separare la vita e la morte di Gesù dalla risurrezione. Il Concilio Vaticano II ha riproposto l'unità del "mistero pasquale". L'augurio è che questo libretto favorisca la ripresa della pratica della VIA CRUCIS, aiutando i cristiani a meditare sulla sequela del Signore, anche nel cammino della croce illuminato dalla risurrezione.