Preso atto che a livello ontologico nella nuova Era tutto inizia con la contrapposizione fra Cristo e Satana nel porsi entrambi a criterio dell'identità umana, dopo oltre 2000 anni forse è bene che si arrivi non tanto a una definizione astratta o morale, ma emozionalmente vissuta sia di Cristo che di Satana, indefinibili l'uno senza l'altro, essendo l'uno l'algebra dell'altro, come la Luce lo è per la Tenebra. Pertanto, a livello etico da Cristo in poi non ha più senso interrogarsi sulla liceità e moralità o meno di un dato atto umano indipendentemente dal riferimento a Cristo, né chiedersi cosa siano il bene e il male escludendo Cristo quale Amore di Dio, perché è solo in rapporto a Cristo quale Criterio di ogni Amore che si può stabilire cosa sia Bene e cosa sia Male, intendendo per Bene l'evoluzione della coscienza nell'Amore e per Male tutto ciò che consciamente o inconsciamente si opponga all'evoluzione della coscienza, dopo avere identificato nell'Amore il solo Principio espansionale della coscienza stessa.