L'autore, per mezzo di una serie di testi per la maggior parte tradotti direttamente dall'arabo, traccia un quadro della vita in un ordine Sufi del Nordafrica. Su questo sfondo viene descritta la figura dello Sceicco algerino Ahmad Al-'Alawi che fu a capo di detto ordine dalla morte del suo Maestro, nel 1909, fino alla propia morte avvenuta nel 1934.