È bastato un grappolo di anni per sgretolare gli organismi di azione collettiva che legittimavano la progettazione e l'azione in prospettive di lungo periodo e ridurre al silenzio grandi ragioni orientanti in favore di logiche intercambiabili e provvisorie. Lentamente l'ideologia e la religione, in quanto produttrici di strutture culturali ampie e durature, iniziano a cedere. Da questa prospettiva si avvia lo straordinario confronto tra un sacerdote e un sociologo sul mondo, la vita, la felicità, il significato dell'esistenza e la prospettiva dell'umanità.