È la sera del trenta novembre 2010 e piove a dirotto. Un uomo si imbatte per caso in un corpo senza vita ai piedi della rupe di Orvieto. Poco dopo si scoprirà che si tratta del giovane diacono Luca Seidita. Il ragazzo ha lasciato un biglietto in cui spiega il suo gesto con la decisione del Vaticano di impedirne l'ordinazione sacerdotale a favore della quale si era invece espresso il vescovo Giovanni Scanavino. Tre mesi più tardi, il Papa assume la decisione di destituire il vescovo dal suo incarico. Dietro alla scelta del Papa si nasconde una vicenda complessa.