La Nota "Gestis verbisque" del Dicastero per la Dottrina della Fede ha riproposto un tema non secondario nella riflessione teologica e soprattutto nella celebrazione dei sacramenti: quali sono i confini della creatività o dell'adattamento in liturgia? Come riconoscere nella celebrazione della Chiesa i gesti di Gesù? Sono ancora valide le categorie di materia e forma che per secoli hanno connotato gli elementi essenziali della celebrazione dei sacramenti? Il Dicastero ha cercato di offrire alcuni punti fermi per il discernimento. Spetta però alla teologia approfondire e rielaborare la riflessione alla luce dell'orizzonte delineato dal Concilio Vaticano II. Il saggio intende offrire un primo contributo tratteggiando il percorso che il Magistero ha compiuto dal Vaticano II alla Nota dello scorso febbraio, evidenziando alcune piste di riflessione che meritano di essere ulteriormente esplorate.