Padre Massimiliano Kolbe fu testimone pacifico fino alla morte e allo stesso tempo combattente indomito (fondò la Milizia mariana, i "soldati di Maria"). È possibile coniugare queste due icone? Sì, ma solo comprendendo lo spirito mariano di Kolbe. Ad Auschwitz egli accetta di perdere la vita e però continua a proclamare la fede. Queste pagine indagano le radici di questa capacità di parresia, di resilienza secondo la fede, scoprendo come fu proprio il suo amore per Maria a rendere per lui imprescindibile anche il perdono del nemico.