La categoria di "nuova gnosi" ritorna in maniera costante, come bersaglio critico, nel magistero di papa Francesco. Il neognosticismo, spesso associato a un'altra tendenza oggi diffusa, il neopelagianesimo, viene infatti considerato dal Papa come una deriva pericolosa della vita di fede dell'uomo contemporaneo, caratterizzata da una logica fredda e dura che vuole dominare tutto e da una spiritualità disincarnata, in cui si cerca di addomesticare il mistero di Dio e della sua grazia. L'analisi di questa categoria, e delle sue inevitabili ricadute antropologiche e pastorali, può contribuire in modo decisivo alla comprensione della visione teologica di papa Francesco. Come ben dimostra questo volume, alla sfida del possibile ritorno di quest'antica eresia il Papa risponde con l'accorato invito alla Chiesa ad essere profondamente incarnata nel proprio tempo, a farsi promotrice di una «rivoluzione della tenerezza», a non lasciarsi sedurre dal «ragionamento logico e chiaro», ad avere come "dottrina" il Vangelo di Gesù Cristo.