Questo libro propone la riscoperta del sorgere del pensiero di Giovanni Battista Montini e della sua successiva traduzione pastorale come vescovo della diocesi di Milano. Una ricerca che, partendo dalla relazione tra teologia e pastorale nella coscienza di un vescovo poi divenuto papa, studia la matrice del suo pensiero e la sua originale rielaborazione filosofica, teologica e spirituale, dalla metafisica alla liturgia passando per la tradizione e l'attualità della storia. Grazie a questa analisi emergono le due grandi passioni di Montini: l'uomo contemporaneo e la vitalità della fede. Sono questi i tratti dell'umanesimo dell'incarnazione - che rende Montini vicino alla riflessione di Maritain - che ponendosi nel solco teologico di riflesso tra antropologia e cristologia approderà al pensiero conciliare della Gaudium et Spes. Un realismo dell'incarnazione capace di diventare la ragione teologica della sua architettura trascendentale e pastorale. Cristologia integrale della Trasfigurazione, matrice metafisica dell'inveramento escatologico della storia. Grazie a tutti questi elementi emerge la fecondità teologica - spirituale e pastorale - degli anni che precedono il Concilio Vaticano II e dei quali Montini fu protagonista.