«Morire è l'evento umano più universale, qualcosa che tutti dobbiamo sperimentare. Ma moriamo bene? La nostra morte è qualcosa di più che un destino inevitabile, qualcosa che semplicemente non vorremmo che esistesse? Può diventare in qualche modo l'atto di una realizzazione, forse più umana di ogni altro atto umano?». Così inizia la saggia e franca riflessione di Henri Nouwen su come vivere e morire bene. Con semplicità, con calore e persino con gioia Nouwen usa le sue esperienze personali per rifletteresu questo problema di fondo che ci riguarda tutti: «È possibile prepararci alla nostra morte con la medesima cura che i nostri genitori hanno avuto nel preparare la nostra nascita?». "Farsi amica" la propria morte significa affrontare la paura della solitudine e dell'abbandono e comprendere che non siamo soli. Quando offriamo la nostra compagnia al morente e quandoricordiamo e celebriamo la vita dei trapassati, noi creiamo una reciproca comunità di sollecitudine e ricordiamo l'uno all'altro che porteremo frutto molto al di là degli anni che abbiamo da vivere.