Il libro propone in traduzione italiana il saggio (1956) di Hans Urs von Balthasar, noto come Gottesfrage: nel frattempo diventato un "classico" del suo pensiero. L'Autore considerava questo suo saggio "un frammento". E tuttavia si tratta di un frammento che getta una luce sul Tutto, sull'essenziale: «In quanto teologo mi sono interessato soltanto alla realtà cristiana; e così, alla fine, tutto si accalca sullo stretto passaggio all'"unico necessario"». Nelle due parti che lo costituiscono il testo di Balthasar si concentra sul rapporto tra scienza e religione e tra religione e cristianesimo: la religione diventa così il punto focale della riflessione, mentre scienza e cristianesimo rappresentano le matrici sulle cui basi avviene il confronto, e pure lo scontro, con la cultura odierna. In questo contesto si pone oggi in modo particolarmente acuto la "questione di Dio", o meglio la domanda di Dio dell'uomo contemporaneo. Per questa strada l'uomo d'oggi può riscoprire in modo nuovo anche se stesso: «Egli è libero come domanda rivolta a Dio»!