«Il re del mondo», nel quale convergono i concetti di legislatore universale, di ponte celeste fra la divinità assoluta e il regno della materia, di flusso che procede dal Padre al Figlio, è presente in tutte le religioni antiche. Così, come tutte le tradizioni testimoniano l'esistenza di una "Terra Santa" per eccellenza, centro spirituale abitualmente situato in un "mondo invisibile" e iniziatico. René Guénon a partire da «Il re del mondo» (1927), tenta di riproporre il valore spirituale della tradizione esoterica in contrapposizione al materialismo e al neo spiritualismo.