Papa Francesco, con Traditionis custodes (2021), ha felicemente superato lo stato di eccezione liturgica introdotto da Benedetto XVI con Summorum pontificum (2007). Una tappa importante della riforma liturgica si è così compiuta. Ed esige, ora, una rilettura accurata sul piano storico e su quello teologico. Grillo parte da lontano: rievoca e spiega con maestria le grandi linee del percorso ideale e istituzionale che il movimento liturgico e il concilio Vaticano II hanno iscritto irreversibilmente nella storia della Chiesa cattolica contemporanea. Eppure la riforma liturgica conciliare ha rischiato a più riprese - anche in anni recenti - di non essere capita da alcuni o di incontrare dubbi, perplessità, avversione. Ecco perché l'autore, dispiegando con audacia e pazienza la logica di quel percorso, lo riprende in maniera teoricamente avvertita e praticamente creativa. Questo saggio, in una nuova versione aggiornata e aumentata, fa emergere perciò le ragioni profonde che ci permettono di comprendere la riforma liturgica come passaggio necessario della coscienza ecclesiale contemporanea: né contro né senza Pio V, ma certamente oltre Pio V.