Non è regione felice quella della teologia sacramentaria. Lo era sembrata a metà del secolo passato, quando il movimento liturgico aveva liberato i sacramenti dall'egemonia ormai plurisecolare esercitata dalla considerazione giuridico-moralista, recuperandoli alla festosità della celebrazione. Oggi la teologia sacramentaria risulta frantumata: le sintesi sono premature e a volte fuorvianti. Si legittima la ricerca che procede per saggi: nella varietà dei loro sviluppi confluiscono tuttavia verso un centro di gravità, cuore della teologia sacramentaria, ossia verso l'eucaristia.