Questo libretto, attraverso l'immagine e la parola poetica, intende aprire un varco privilegiato alla bellezza, la quale si propone come "legge di vita". Esso non ha alcuna pretesa. Semmai vuole condurre a stupirsi della quotidianità, della semplicità, delle piccole cose, quelle che agli occhi dei cosiddetti grandi usano definire "inutilità". Ma, in tal caso, è il modo migliore per sfuggire alla vita, a se stessi, agli altri. "Andiamo di fretta", dice l'autrice, "spesso stressati e bombardati da messaggi legati alle urgenze di enormi interessi economici, la cui legge è quella di incentivare l'accumulo dei beni di consumo. Ciò che su questa strada perdiamo è la gioia di vivere l'attimo, il quotidiano, il creato con le sue ricchezze". Il libretto è un invito a "coltivare" la consapevolezza, ad aprirci alla gioia e alla vita, da cui può sgorgare la lode al Creatore, al Dio vivente. Questo è semplicemente vivere! Questo è diventare capaci di stupore.