Che cosa giustifica e fonda la realtà della celebrazione dei sacramenti? Che cosa rappresentano i sacramenti nella e per la vita cristiana? Perché sono necessari? In che senso sono espressione dell'esistenza e della persona di Cristo, o in che senso sono segni e luoghi di incontro personale dell'uomo con Dio?La dottrina prevalente ha a lungo insistito sulla natura dei sacramenti come «strumenti separati» attraverso cui Cristo continua a estendere sugli uomini la sua opera redentrice. Si è però col tempo quasi perduta la realtà dei sacramenti come gesti del Cristo umano e storico, tanto che l'evento sacramentale rischia di trasformarsi in semplice rito, se non addirittura in un momento psicologico che però allora può anche essere sostituito da altre occasioni di incontrare Dio. Questo trattato di teologia sacramentaria generale fa invece proprio il linguaggio simbolico dei sacramenti, come eventi/atti di Cristo per noi. La corporeità e l'apparenza di questi atti, in continuità con l'incarnazione, sono loro parte costitutiva, come eventi/atti che vengono ogni volta a «fare memoria» (con gesti, azioni e parole) dell'alleanza nuziale nello spirito tra Dio e l'umanità.Dunque, un trattato di teologia sacramentaria simbolica, che usa il simbolo come chiave interpretativa fondamentale, in alternativa a un impianto teologico concettuale e intellettualistico.