«...grazie a don Giorgio e al suo "spiritello" per non aver lesinato nel porre tutte le domande inquietanti e persino irriverenti che sono la cura necessaria nell'attuale stato di avanzata entropia in cui si dibatte il Cristianesimo. E grazie anche per le taglienti e dolenti critiche alla Chiesa istituzione. Se non sapremo purificarci e ritornare all'essenziale, che è per l'appunto l'invito che questo scritto ci rivolge - "uomo, fàtti essenziale"- , allora "gli atei aumenteranno e il gregge si disperderà" come diceva la brava Signora, forse catechista, che si chiedeva cosa fare per cambiare le cose nella Chiesa. Se invece sapremo accogliere e rimuginare la critica, a volte decisamente radicale, di questo veterano di Gesù e della sua croce, allora daremo una mano allo Spirito perché agisca e al nostro Dio perché esista. E sopra di noi, nel Cielo, sentiremo come "un agitarsi di ali".» (dalla Introduzione di Silvana Panciera)