" Guerra alla guerra ": è questo il grido che Giovanni Paolo II ha fatto risuonare nell'ultima parte del secolo ventesimo e agli inizi del ventunesimo. La guerra - ha dichiarato con forza e spirito profetico - è un sacrilegio contro Dio, un crimine contro l'umanità. Nel libro si ripropone il suo magistero, relativo in modo particolare all'area mediorientale, attraverso l'esame degli avvenimenti cui esso si riferisce, a testimonianza della verità e della sua giusta posizione con la quale ha rafforzato il ruolo di paladino mondiale della pace. Con intransigenza ha condannato la guerra, il terrorismo e le varie forme di violenza che generano morte e distruzione, in una spirale incontrollabile.